THE MONKS
un giorno da Monaco
“E’ la parola che rende prezioso e necessario il silenzio”
Un insegnamento, una scuola, i Monaci birmani, una dottrina che tutti noi, credenti e non, dovremmo adottare almeno in parte, un ammaestramento che fa risuonare dentro ciascuno di noi le note che gli sono piĆ¹ proprie.
Un addestramento che si rivela necessario a ogni essere umano ,capace di riconoscere in se, il fulcro essenziale della propria mente.
Ogni bimbo prende parte alla vita monastica almeno due volte nel corso della propria vita, la prima volta tra i cinque e i quindici anni, la seconda dopo i venti.
Per una famiglia ,avere un figlio che entra nell’ordine dei Monaci rappresenta un segno importante ,di prestigio.
Preghiere ,letture religiose, meditazione, disciplina, queste sono le combinazioni principali, inseparabili, che fanno di loro un tuttāuno; teste rasate con menti affilate.
Un semplice velo rosso avvolto al corpo, un dono alla vita, un “sacrificio” delicato, li separa dal mondo moderno che circonda tutti noi.
227 sono le regole da seguire per i Monaci,331 per le Monache ,regole di sacrificio ,rigide molte, ma ogni uomo, alcune di queste, dovrebbe onorarle, rispettarle ,metterle in pratica, giorno dopo giorno.
Nella vita tutto ciĆ² che deve accadere accade, tutto ciĆ² che deve succedere succede, essere pronti a tutto ciĆ² ĆØ possibile, essere pronti ad affrontare e scoprire i lati tragici dellāesistenza, ĆØ possibile, tutto ciĆ² che noi siamo ĆØ il risultato di ciĆ² che pensiamo.
L’uomo deve cercare di salvare se stesso con il proprio cuore, con i propri sforzi, con la propria forza, la mente.
M.C.